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Il Museo Kydar è una porzione della Residenza Kydar messa su da Abelor Kydar e Tharusk Shardmoon, e raccoglie alcuni dei reperti trovati durante le loro spedizioni. La maggior parte dei tesori ivi presenti è in qualche modo connessa con la civiltà di elfi acquatici che migliaia di anni fa abitava Minos.


Descrizione[]

La stanza è un quadrato di circa 4 metri di lato, con solo due finestrelle sulla parete nord, piccole e poste in alto, a far entrare un rivolo di luce nella stanza fiocamente illuminata. Le pareti est ed ovest sono completamente coperte da grossi armadi che, come la libreria, vanno dal pavimento al soffitto; sono chiusi da ante con riquadri di vetro, che permettono di osservare agevolmente il contenuto dei ripiani: strane armi, maschere tribali, piccoli animali (imbalsati o ridotti a scheletri), e molto altro...non mancano neppure alcuni vasi di vetro, con feti deformi di creature varie, sospesi in una qualche sostanza conservante, il tappo sigillato con ceralacca per evitare l'evaporazione del liquido.

La parte più interessante però di trova al centro, sopra un mobile alto circa un metro; tra le altre cose, ci sono oggetti interessanti, elencati di seguito.

Artefatti[]

Strana Armatura[]

Una bizzarra armatura, chiaramente costruita per una creatura non umana: alta più di due metri, estremamente magra, con membra lunghe in modo abnormale; è dotata di due paia di ginocchia e di gomiti. Il materiale di cui è composta pare essere stato ricavato dalla corazza di uno o più insetti, ed è rivestita di aculei e lame d'osso.

Capitello di Marmo[]

Il capitello di una colonna di marmo, largo circa quaranta centimetri e alto venti; il materiale è pieno di buchi, certamente provocati da creature sottomarine; la decorazione è molto rovinata, ma si intravedono bassorilievi di alghe ed animali marini.

Simbolo di Samshiel

Simbolo sul retro delle monete ritrovate a Minos

Statuetta di Bronzo[]

Una statuetta di bronzo, lunga circa 20 cm; rappresenta un ragazzo (forse un elfo marino?) che suona un qualche tipo di flauto mentre cavalca un 'delfino'. Ad una più attenta analisi, la cavalcatura è un esemplare di Gnor adulto.

Monete di conio sconosciuto[]

Mezza dozzina di monete, a forma di stella a 5 punte; il metallo sembra una lega di oro e argento, sebbene sotto certe angolazioni il riflesso della luce diventi bluastro, indicando forse la presenza di qualche altro materiale; gli spigoli sono tutti smussati, ma non consumati, come se la moneta fosse stata fatta così, quasi a ricordare una stella di mare; uno dei lati è coperto di scrittura, sull'altro c'è un'occhio con una pupilla verticale.

Statua d'oro di un eroe elfico[]

Alta circa trenta centimetri, rappresenta un qualche elfo acquatico del passato, probabilmente importante e famoso vista la cura dei dettagli.

Utensili e oggetti comuni di Minos[]

Pettini, ceramiche, piccole sculture, ami da pesca, punte di lancia e perfino resti organici di cibo conservatisi all'interno di anfore ben sigillate. Uno studio approfondito lascia presumere che Minos fosse una città con collegamenti incredibilmente - e inspiegabilmente - vasti, data la varietà di materiali con il quale sono costruiti questi oggetti, molti dei quali irreperibili nei dintorni del golfo di Capo Ventura.

Statua di pietra con decorazioni in gemme[]

Statua a grandezza naturale di un aspetto di Deep Sashelas, dea benevola delle profondità e della fauna marina, qui rappresentata nel suo aspetto di dispensatrice di vita. I gioielli indossati dalla statua sono perle nere e zaffiri.

Statua cava di bronzo patinata d'oro[]

Alta tre metri, la statua rappresenta un mostro marino non ben identificato - forse un'invenzione di fantasia, o una specie estinta - simile a un serpente di mare aggrovigliato su sé stesso e dall'aria minacciosa. Era probabilmente la parte centrale di un altorilievo istoriato e aveva funzione apotropaica.

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