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Versione delle 14:00, 31 mar 2021
Megara è un semipiano situato a metà tra il Piano Materiale e quello Onirico. Nell'Oceano d'Oriente è anche nota con il nome di Cuore dei Sogni.
Descrizione
Questo luogo ha diversi accessi, scoperti nel corso del tempo da Fen'Harel.
- L'incantesimo Aprire/Chiudere, se usato sulla gemma del Sagittario posta sulla sommità del Fenadhal, trasporta fisicamente l'utilizzatore a Megara.
- L'artefatto dell'Arconte Jaboris delle Stelle è capace di teletrasportare qualcuno nel Cuore dei Sogni.
- Alcuni incantesimi di teletrasporto planare permettono di raggiungere questo luogo, premesso che se ne conoscano le coordinate.
- Esiste un passaggio nascosto nell'Oceano d'Oriente.
Storia
"Vago per l'Oblio catturando Spiriti da migliaia di anni, cercando di prevenire la formazione di nuovi Arconti. Li ho rinchiusi in una prigione nel Cuore del Sogno, un posto a metà tra il piano onirico e quello materiale, sull'isola che gli antichi elfi chiamavano Megara; e per molto tempo le cose sono andate bene...fin quando una nave con vele verdi e un capitano immortale ha deciso di iniziare a liberare i miei prigionieri per arruolarli nella sua malefica ciurma. Kilagas mette a rischio tutti noi con la sua infinita avidità! Ha liberato molti Spiriti che ora vagano per queste terre infinite." - Fen'Harel a Randal Ridley
Fen'Harel iniziò a utilizzare il Cuore dei Sogni per intrappolarvi dentro gli Spiriti che tentavano di attraversare il Velo usando i loro Veri Nomi. Numerosi vi furono rinchiusi e in rari casi ospitò anche i loro Arconti, condannati all'eterna prigionia, come Garman degli Oceani.
Spedizioni della Loggia
Randal Ridley e Sandrine Alamaire visitano questo posto in sogno, ed è qui che Randal espelle Simikiel della Vendetta e diviene il nuovo Arconte del Focolare.
Prigione
"Dormite miei compagni, sacrificati per il bene supremo. Credemmo di esser sempiterni signori del giudizio e di tutte le cose, arroganti raggiungemmo la Sventura e cademmo. Questo è il destino: immenso il potere, immensa la maledizione."
- Iscrizione, probabilmente opera di Fen'Harel
Asbeel della Rovina
"Incontrai un viandante di una terra dell'antichità,
Che diceva: “Due enormi gambe di pietra stroncate
Stanno imponenti nel deserto…
Nella sabbia, non lungi di là,
Mezzo viso sprofondato e sfranto, e la sua fronte,
E le rugose labbra, e il sogghigno di fredda autorità,
Tramandano che lo scultore di ben conoscere quelle passioni rivelava,
Che ancor sopravvivono, stampate senza vita su queste pietre,
Alla mano che le plasmava, e al sentimento che le alimentava:
E sul piedistallo, queste parole cesellate:
«Il mio nome è Ozymandias, re di tutti i re,
Ammirate, Voi Potenti, la mia opera e disperate!»
Null'altro rimane.
Intorno alle rovine
Di quel rudere colossale, spoglie e sterminate,
Le piatte sabbie solitarie si estendono oltre confine."
- incisione sulla porta della Rovina.
Il regno di Asbeel è un deserto che rispecchia accuratamente quello descritto nella poesia. Una volta entrati, l'avatar dello Spirito - un Angelo della Rovina - si pone dinanzi agli intrusi; se sconfitto, dona un sacchetto di Sabbia della Rovina.
Remiel delle Visioni
"Tigre! Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale fu l’immortale mano o l’occhio
Ch’ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?
In quali abissi o in quali cieli
Accese il fuoco dei tuoi occhi?
Sopra quali ali osa slanciarsi?
E quale mano afferra il fuoco?
Quali spalle, quale arte
Poté torcerti i tendini del cuore?
E quando il tuo cuore ebbe il primo palpito,
Quale tremenda mano? Quale tremendo piede?
Quale mazza e quale catena?
Il tuo cervello fu in quale fornace?
E quale incudine?
Quale morsa robusta osò serrarne i terrori funesti?
Mentre gli astri perdevano le lance tirandole alla terra
e il paradiso empivano di pianti?
Fu nel sorriso che ebbe osservando compiuto il suo lavoro,
Chi l’Agnello creò, creò anche te?
Tigre! Tigre! Divampante fulgore
Nelle foreste della notte,
Quale mano, quale immortale spia
Osa formare la tua agghiacciante simmetria?"
- incisione sulla porta delle Visioni
Il regno di Remiel è un'ombra della memoria di chi vi entra, che nel caso della Eurus rappresenta una Capo Ventura devastata dal successo di Kilagas nella sua impresa. Il guardiano del semipiano è un Imago, una creatura legata agli specchi che tenta di ingannare gli intrusi intrappolandoli e giocando con le loro menti. Se sconfitto, donerà loro un Falsospecchio.
Azreal della Morte
"Mi scosse, e mi corse
le vene il ribrezzo.
Passata m’è forse
rasente, col rezzo
dell’ombra sua nera,
la morte. . .
Com’era?
Veduta vanita,
com’ombra di mosca:
ma ombra infinita,
di nuvola fosca
che tutto fa sera:
la morte. . .
Com’era?
Tremenda e veloce
come un uragano
che senza una voce
dilegua via vano:
silenzio e bufera:
la morte. . .
Com’era?
Chi vede lei, serra
né apre più gli occhi.
Lo metton sotterra
che niuno lo tocchi,
gli chieda – Com’era?
rispondi. . .
com’era? –"
- incisione sulla porta della Morte
Il regno di Azreal è un campo di battaglia infinito; il guardiano che lo abita è un drago di nome Krakatua, il precedente compagno dell'ultimo Arconte della Morte. Attaccherà chiunque senza pietà, e se sconfitto garantirà agli intrusi la possibilità di lanciare un incantesimo di Resurrezione Pura su un qualsiasi personaggio.
Dumat dei Sogni
//TODO
Kokabiel delle Stelle
Zachriel della Memoria