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Levriero fu un pirata dell'Oceano d'Oriente, in passato capitano della Canis Maior.
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Levriero fu un pirata dell'[[Oceano d'Oriente]], in passato capitano della [[Canis Maior]].
   
 
== Descrizione ==
 
== Descrizione ==
<div class="quote">Il Capitano Levriero era un uomo dalla stazza insolita. Alto, altissimo, uno spilungone che superava i due metri per qualche centimetro mal riposto sul suo lungo collo, che madre natura aveva per errore tolto invece alla larghezza delle sue spalle. Sembrava quasi il riflesso d'un uomo normale di fronte ad uno specchio tirato per le estremità verticali. Un paio di baffi sottili come capelli di dama adornavano una bocca impettita ed uno sguardo fiero e stralunato; coloro che avevano avuto il piacere di fare affari con lui, dicevano che non accettasse mai niente che gli fosse posto direttamente: chiedeva sempre di poggiare i sacchetti colmi di monete su di un bancone, una seggiola, o qualsiasi cosa avesse abbastanza a tiro - si dice una volta perfino la testa del suo primo ufficiale! - e dopo, solo dopo, si adoperava per prendere possesso degli oggetti. C'è chi dice che non sopportasse il contatto con la pelle altrui, altri che derivava da un'educazione nobiliare di qualche casato decaduto per la superbia, altri ancora che fosse stato maledetto da Procan in persona per aver rubato la sua capacità di onniscienza sul mare.</div>
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<div class="quote">Il Capitano Levriero era un uomo dalla stazza insolita. Alto, altissimo, uno spilungone che superava i due metri per qualche centimetro mal riposto sul suo lungo collo, che madre natura aveva per errore tolto invece alla larghezza delle sue spalle. Sembrava quasi il riflesso d'un uomo normale di fronte ad uno specchio tirato per le estremità verticali. Un paio di baffi sottili come capelli di dama adornavano una bocca impettita ed uno sguardo fiero e stralunato; coloro che avevano avuto il piacere di fare affari con lui, dicevano che non accettasse mai niente che gli fosse posto direttamente: chiedeva sempre di poggiare i sacchetti colmi di monete su di un bancone, una seggiola, o qualsiasi cosa avesse abbastanza a tiro - si dice una volta perfino la testa del suo primo ufficiale! - e dopo, solo dopo, si adoperava per prendere possesso degli oggetti. C'è chi dice che non sopportasse il contatto con la pelle altrui, altri che derivava da un'educazione nobiliare di qualche casato decaduto per la superbia, altri ancora che fosse stato maledetto da Procan in persona per aver rubato la sua capacità di onniscienza sul mare.
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<p class="author">Tratto da "Aneddoti della Canis Maior", racconto popolare dell'Est</p></div>
 
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<div class="spoiler">Trasformato in un ''Segugio del Massacro'' dalla maledizione della Canis Maior, attende che qualcuno liberi lui e il suo equipaggio dalla maledizione.</div>
 
<div class="spoiler">Trasformato in un ''Segugio del Massacro'' dalla maledizione della Canis Maior, attende che qualcuno liberi lui e il suo equipaggio dalla maledizione.</div>
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Versione attuale delle 17:37, 15 giu 2021


Levriero fu un pirata dell'Oceano d'Oriente, in passato capitano della Canis Maior.

Descrizione

Il Capitano Levriero era un uomo dalla stazza insolita. Alto, altissimo, uno spilungone che superava i due metri per qualche centimetro mal riposto sul suo lungo collo, che madre natura aveva per errore tolto invece alla larghezza delle sue spalle. Sembrava quasi il riflesso d'un uomo normale di fronte ad uno specchio tirato per le estremità verticali. Un paio di baffi sottili come capelli di dama adornavano una bocca impettita ed uno sguardo fiero e stralunato; coloro che avevano avuto il piacere di fare affari con lui, dicevano che non accettasse mai niente che gli fosse posto direttamente: chiedeva sempre di poggiare i sacchetti colmi di monete su di un bancone, una seggiola, o qualsiasi cosa avesse abbastanza a tiro - si dice una volta perfino la testa del suo primo ufficiale! - e dopo, solo dopo, si adoperava per prendere possesso degli oggetti. C'è chi dice che non sopportasse il contatto con la pelle altrui, altri che derivava da un'educazione nobiliare di qualche casato decaduto per la superbia, altri ancora che fosse stato maledetto da Procan in persona per aver rubato la sua capacità di onniscienza sul mare.

Tratto da "Aneddoti della Canis Maior", racconto popolare dell'Est


Trasformato in un Segugio del Massacro dalla maledizione della Canis Maior, attende che qualcuno liberi lui e il suo equipaggio dalla maledizione.