Anche chiamata "la Città Sommersa" o la "Città degli Albori", è una luogo in rovina sul fondo dell'oceano orientale, a poche ore di viaggio in nave da Capo Ventura.
Descrizione[]
Si dice fosse uno dei Tre Imperi che nell'antichità governavano incontrastati sul Continente Occidentale, il più avanzato per tecnologia e scienza. In seguito ad un cataclisma indefinito, cadde sterminando quasi tutta la sua popolazione. Gli ultimi rimasti si rifugiarono a Nuova Minos, con il sogno di ritornare un giorno finalmente a casa.
Attualmente il luogo è infestato da mostri e da una colonia di Sauhagin; di tanto in tanto alcuni elfi temerari cercano di sfidare le forze occupanti per recuperare piccoli tesori del loro popolo.
Nel 1491 una spedizione capitanata dai Pionieri Shardmoon, zii di Tholin Kydar, affondò nei pressi della città per via di una tempesta proprio mentre cercavano di scoprirne i segreti.
Nello stesso anno tre elfi acquatici, Maui, Ithil Mornen Estel e il re di Minos Bruinem vengono sopraffatti dai Sauhagin che abitano la città mentre cercavano di recuperare alcuni artefatti utili alla Eurus Septima.
La Caduta[]
In un delirio di onnipotenza gli elfi creano gli Gnorri, una razza artificiale nata con il solo scopo di proteggerli e servirli.
Intanto l'Artefatto dell'Eclissi ha raggiunto il suo limite; eppure la brama di potere continua a sopraffare gli Arconti, che invece tentano di abusare del suo potere a tal punto da romperlo durante la Congiunzione della Fine: ciò che accade successivamente è un'esplosione che si espande in più piani di esistenza, distruggendo tutto ciò che incontra per chilometri. Nel piano materiale dà vita al bacino del Bivio delle Correnti e al golfo tra Quirilia e Capo Ventura.