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Attenzione: spoiler!

Questo articolo contiene informazioni riguardanti la trama!

"Anche se io un tempo fossi davvero stato il Temibile Lupo, se fossi stato un principe testardo e baldanzoso e avessi guidato le armate di Lalibela contro la foresta di Yechilay seminando terrore e distruzione, cosa cambierebbe? Ciò che conta è qui e ora: gli Arconti devono essere eliminati, gli Spiriti sigillati e solo io ho il potere di farlo!"

Fen'Harel è un elfo originario di Barusha, in passato Arconte dei Sogni, Primo Incantatore della Loggia e membro della Eurus Septima sotto mentite spoglie.

Descrizione[]

"Colui che vede il quadro generale raramente vi trova saggezza all'interno."

Tiberius è descritto da molti come borioso, brillante, saggio, mistico, infido, acuto, doppiogiochista, spietato e misantropo. Il significato del suo nome Fen (=Lupo) Harel (=Traditore, o Temibile) nell'elfico di Barusha è spesso stato oggetto di dissidi: è un appellativo, un titolo, o un nome proprio?

Sappiamo che i vari nomi che prese durante i secoli - Alir, che significa nave in elfico Sindarin, o Tiberius in onore di Tiberia Fuinur - sono spesso presi in prestito con finalità quasi di scherno presso le persone che gli stavano attorno.

Storia[]

Antefatto[]

Nasce a Barusha circa duemilla anni prima degli eventi relativi alla partenza della Settima Spedizione; membro di una delle stirpi di Somniari che abitano l'isola. Nei secoli successivi si distingue per l'acume politico, per le multiformi arti magiche e anche in battaglia contro l'Impero Yechilay, e perciò viene appuntato come leader del suo clan. Al fine di unificare tutte le tribù in una forza rivaleggiante contro gli elfi dei boschi decide di affrontare il Cornotonante di Barusha e usare i suoi poteri magici per instillare nella popolazione l'idea che colui che riesce a ottenere il cuore del drago abbia diritto divino di regnare sull'isola.

Sicuro che nessun elfo sull'isola fosse abbastanza potente da uccidere il drago, si guadagna il titolo di principe di Lalibela e delle città costiere.

Fen'Harel ha circa 250 anni quando trova Dumah dei Sogni, uno Spirito vagante nel piano onirico. Questi trasferisce all'interno dell'elfo parte della sua coscienza e gli dà gli strumenti per combattere Uthen del Tempo, campione del popolo della foresta, e suo fratello Abelas, legittimo sovrano di Arlathan. L'intera guerra con gli abitanti della foresta ruota in realtà attorno al possesso dell'artefatto dell'Arconte del Tempo possieduto da Uthen, la Melana Durgen, capace di garantire l'eterna giovinezza a colui che la possiede.

Gli innumerevoli spargimenti di sangue convergono infine ad Arlathan, capitale dell'Impero Yechilay. Con l'inganno Fen'Harel riesce a rubare a Uthen la Pietra del Tempo e rinchiuderlo all'interno di un cerchio di menhir; con il suo ultimo respiro Uthen lancia una maledizione in punto di morte che nei secoli avvenire infesterà di non-morti la foresta.

Ottenuto il potere assoluto, Fen'Harel capisce che i limiti dell'isola possono essere superati; s'imbarca verso est e incontra altri popoli, che riesce a suggestionare e talvolta sottomettere grazie al suo potere di oniromante ampliato dall'arcontato. La sua ciurma accoglie nel tempo altri cinque Arconti:

  • Ignoto, Arconte della Rovina - su Walico
  • Ignoto, Arconte delle Visioni - su Hemwitch
  • Jaboris, Arconte delle Stelle - su Degah Bur
    • Tra gli Aasimar di Degah Bur si narra la leggenda che sia stato proprio il Lupo Ingannatore a insegnar loro i segreti sugli Arconti.
  • Ignoto, Arconte della Memoria - su Dinsoor
  • Ignoto, Arconte della Morte - sull'isola dei Furia Buia

I sei insieme capiscono che c'è un modo per permettere agli Spiriti di camminare liberamente sul Piano Materiale, e decidono insieme di trovare il modo di liberarli. L'impresa apparentemente nobile richiede di trovare la Chiave di Eistibus, Spirito della Magia. Essa si trova su Feronia, un'isola dimenticata nel profondo sud ghiacciato.

Nel corso delle sue avventure, il Temibile Lupo verrà costantemente sfidato dai diversi Arconti delle Parole che incontra, vessilli dello Scacchista, il suo più acerrimo rivale.

Quando i sei riescono finalmente ad arrivarci, Fen'Harel la impugna e inizia il rituale, a metà del quale si rende conto che distruggere il Velo (ossia le barriere planari) disintegrerebbe l'equilibrio tra l'Oblio (il Piano Onirico) e il Piano Materiale, distruggendo entrambi. I suoi compagni tuttavia non sono d'accordo, plagiati dalle promesse di potere dei rispettivi Spiriti, e decidono di continuare. Fen'Harel non ha altra scelta che separare gli Spiriti dai suoi compagni pronunciando i loro Veri Nomi, uccidendoli. Dopodiché usa il potere di Umarth per creare un semipiano-prigione nel Piano Onirico (il Cuore del Sogno) dove rinchiudere gli Spiriti, incluso il proprio, affinché non possano più contattare i mortali e tornare sul Piano Materiale.

Devastato dalle conseguenze delle sue azioni, per far sì che nessuno riesca più in un'impresa del genere usa il potere dei sei Spiriti per sigillare Umarth su Feronia; da quel momento in poi dedica la sua vita a cacciare Arconti per sigillarne gli Spiriti su Megara, per impedire che altri ripercorrano i suoi stessi passi.

La sua odissea prende una svolta inaspettata quando egli comprende la struttura architetturale del Piano Materiale; non avendo a disposizione sufficiente potere per sopravvivere all'attraversamento della cascata dimensionale decide di ritornare su Degah Bur, dove suggerisce in sogno agli Aasimar il modo per concludere il progetto dell'Arconte delle Stelle. Una volta pronto, lo utilizza per teletrasportarsi a Saramar, distruggendo l'artefatto dietro di lui.

Continente Occidentale[]

La sua presenza nell'occidente ha effetti inaspettati. Assume diverse identità nel corso dei secoli, come Mordenkainen - donando la magia arcana ai draghi che controllavano la città di Saramar - o Alir, successivamente esarca della città oscura durante il dominio umanoide; in questi secoli usa la sua influenza politica e le conoscenze maturate nell'Oceano d'Oriente per continuare a dare la caccia agli Arconti. Tuttavia senza il potere di Umarth è troppo difficile per lui riuscire a imprigionare gli Spiriti.

Corre l'anno 1344 quando Incontra per caso due Arconti immortali novelli sposini che hanno appena avuto un figlio, e temono più di ogni altra cosa di vederlo invecchiare e morire; data la sua fama di grande stregone, i due chiedono l'immortalità della propria progenie. Ma qualcosa di inaspettato accade: Fen'Harel s'innamora perdutamente di Tiberia Fuinur e cercando di strapparla via a Kerberos chiede in cambio la Spada di Toro, sulla quale è inscritto il Vero Nome dello Spirito del Toro, per poterlo estirpare da Kerberos, uccidendolo. Intuendo che qualcosa è fuori posto, è invece Tiberia a donare a Fen'Harel la sua arma, l'arco Sagittario.

Deluso ma ancora innamorato, Alir accetta e usa la Melana Durgen per compiere un rituale di sangue capace di donare alla progenie dei Fuinur l'immortalità. L'operato di Alir continua, rafforzato dalla trasmutazione dell'arco Sagittario in una gemma sul Fenadhal, con il quale cattura e imprigiona decine di Spiriti anche nell'Occidente; intanto, conosciuto il Vero Nome di Tiberia, continua a osservarla in sogno proteggendola.

Nel 1450, circa otto anni prima che Kilagas torni nella Loggia in seguito alle scorrerie piratesche sulla Jocasta, Fen'Harel decide di utilizzare la Melana Durgen per compiere un rituale estremamente potente che gli consente di vedere il futuro di una persona; così facendo scopre il suicidio di Tiberia e decide di lasciare la sua identità di Alir per entrare nella Loggia con il nome di Tiberius - omaggio alla sua innamorata - con l'obbiettivo di fermare quanto sta per accadere. Il rituale ha però esaurito la pietra, che si rompe irrimediabilmente. Prima di lasciare Saramar nasconde il Sagittario in un modellino della Scirocco Prima, che verrà successivamente rubato in sua assenza, e incontra Kilian Fuinur, al quale dà spiegazioni sommarie sugli Arconti e gli Spiriti, credendola incapace di raggiungere alcun risultato.

Loggia di Capo Ventura[]

Giunto nella Loggia cerca immediatamente di avvertire Kerberos, ma nel farlo è costretto ad ammettere di conoscere il Vero Nome di Tiberia; alla richiesta di spiegazioni, Fen'Harel ammette di amarla ma i due invece di scontrarsi decidono di collaborare in segreto per sventare qualsiasi pericolo incombente. Così facendo Tiberius diventa Primo Incantatore e sorveglia da vicino ogni cosa.

Dopo gli eventi del tradimento di Kilagas il futuro visto da Fen'Harel si avvera senza che nessuno possa far nulla. Deluso e nuovamente distrutto, Tiberius realizza che il dolore che prova è il prezzo da pagare per aver interferito in primo luogo con forze più grandi, accentuando il suo desiderio di uccidere tutti gli Arconti e sigillarne gli Spiriti per sempre.

Abbandona quindi la Loggia e ricomincia le sue ricerche in giro per il Continente Occidentale. E' in questo periodo che incontra la giovane e promettente Nefertari, che dimostra una volontà concreta di comprendere il Piano Onirico e che perciò entra nelle sue grazie. Dopo averla istruita a dovere, Fen'Harel si rende conto di essersi nuovamente affezionato a qualcuno; perciò decide di liberarsene, abbandonandola a sé stessa e continuando a vagare solitario per il mondo.

Alcuni anni più tardi la quantità di Arconti presenti nell'Ovest inizia ad aumentare, alcuni legati a Spiriti precedentemente rinchiusi da Fen'Harel. Qualcuno ha iniziato a liberarli dalla prigione di Megara, e chiunque sia il colpevole si trova nell'Oceano d'Oriente. Per tale motivo il Temibile Lupo decide di sfruttare la nascente Settima Spedizione come biglietto di andata oltre la Cintura d'Onice.

Eurus Septima[]

Tiberius si presenta come arcanista di bordo e chiede che un particolare oggetto sia recuperato in cambio della sua presenza: un modellino della Scirocco Prima attualmente in possesso di un mercante duergar; è Sandrine Alamaire che tramite Len Famir riesce a recuperare l'oggetto per vie trasverse e consegnarlo all'elfo.

Durante il periodo a Capo Ventura i due si stuzzicano a vicenda, e Sandrine riesce a ottenere da lui informazioni superficiali sull'esistenza degli Spiriti e degli Arconti, facendo leva sulla sua arroganza. I rapporti tra Tiberius e la Eurus sono sempre tesi; dopo la morte di Kiltus fornisce ai Legati altre spiegazioni sull'Oriente, e avendo ucciso Vaniglio durante la prima battaglia con la Zephira, lo Spirito di Vendetta manipola Randal per avvelenarlo. Caduto in un coma profondo, verrà guarito dai barushani. Tuttavia la riconoscenza non è una sua priorità: temendo che gli Arconti della Conoscenza possano scoprire la sua identità, Tiberius li assassina nel sonno e ne rinchiude lo Spirito.

Dopodiché partecipa alla battaglia di Arlathan, dove Uthen ne rivela l'identità e viene infine ucciso da Randal in un impeto di vendetta. L'ultima apparizione dei residui dell'anima di Fen'Harel avviene nel Piano Onirico, quando Sandrine decide di prendersi carico del fardello di sigillare gli Spiriti presenti sul Piano Materiale.

Capacità[]

Arconte dei Sogni[]

  • Conoscenza dei Veri Nomi
  • Onironautica
  • Camminare nei Sogni
  • Modificare Memoria

Fenadhal[]

Vedi: Fenadhal

Scheda[]

 Elfo mago 3/sciamano degli spiriti 3/teurgo 2 [LI=DV]

Umanoide (Elfo). - Taglia media.

For 8, Des 10, Cos 10, Int 20, Sag 16, Car 12.

Punti ferita: 44

Iniziativa: +0. Velocità: 9m

Classe armatura: 14 (+0 Des, +4 deviazione).

    Colto alla sprovvista 14, Contatto 14.

Attacco base: +4, Lotta +3.

Attacco in mischia: +3, a distanza: +4

Qualità speciali: Immune agli effetti di sonno, Visione crepuscolare, +2 per resistere agli ammaliamenti.

Talenti/Qualità: Empatia Selvatica, Spirito Guida (Lupo), Castigare Spiriti (1D6/lvl in 9m, Vol dimezza), Individuazione degli Spiriti, Evocare Famiglio, Scrivere Pergamene, Sostituzione Energetica (Fuoco), Incantatore Provetto (Sciamano), Incantatore Provetto (Mago)

Capacità Speciali: Onironauta 1/gg, 1h/lvl

Abilità di Classe: Concentrazione (Cos) 11, Conoscenze (Arcane) 13, (Religioni) 13, (Piani) 11, (Storia) 11, (Natura) 11, Decifrare Scritture (Int) 11, Diplomazia 4, Guarire 6, Osservare 9, Percepire Intenzioni 5, Sapienza Magica (Int) 16, Sopravvivenza 9.

Tiri salvezza: Tempra +4, Riflessi +2, Volontà +12.

Linguaggi: Elfico, Nanico, Orchesco, Silvano, Goblin, Draconico, Primordiale

>   Incantesimi da Sciamano/gg (CD 13 + livello)

0°: 6, 1°: 7, 2°: 5, 3°: 3

>   Incantesimi da Mago/gg (CD 15 + livello)

0°: 4, 1°: 5, 2°: 3, 3°: 2
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